“Sport e scuola: all’Aretusa un binomio che funziona”
Il general manager Settembre: “La nostra è una vera palestra di vita”
Sport e scuola, un binomio inscindibile per bambini e adolescenti ma anche maggiorenni. Un concetto che si applica alla perfezione alla Pallamano Aretusa, laddove spesso le due attività (con profitto) vanno di pari passo. Oggi più di ieri che molti adolescenti si accingono a spiccare il volo verso il mondo universitario e altri stanno proseguendo i rispettivi percorsi scolastici con ottimi risultati.
“E noi siamo molto orgogliosi di queste due peculiarità - dice il general manager dell’Aretusa, Alfio Settembre - perché il nostro leit motiv sin da quando siamo nati cinque anni fa è stato: “giochi a pallamano ma se parallelamente rendi a scuola”. Perche entrambe le cose, lo dimostrano i nostri ragazzi di oggi che hanno sempre buoni riscontri, si possono fare benissimo parallelamente e ne ho contezza anche nei miei appuntamenti quotidiani a scuola”.
Settembre, infatti, oltre ad essere colui che ha visto crescere ogni atleta dagli Under 13 in su, svolge pure il ruolo di “scouting” nei vari plessi scolastici laddove sia prevista la possibilità di far fare attività motoria ai bambini e al contempo, cominciare a inserirli nel mondo della pallamano: “Con entusiasmo - dice - perché tanti stanno conoscendo e apprezzando questo mondo e con i vari dirigenti scolastici c’è collaborazione perché vogliamo che i ragazzi dimostrino la loro bravura sui banchi prima che su un 40x20”. E a proposito di ciò, coloro i quali erano sui banchi qualche anno fa e adesso si accingono a lasciare l’Aretusa per un percorso universitario che porterà alcuni giocatori lontano da Siracusa, questa la chiosa finale: “Siamo dispiaciuti da un lato nel perdere ragazzi meravigliosi sotto ogni aspetto ma dall’altro altrettanto orgogliosi per aver contribuito alla loro crescita umana e sociale con la pallamano tanto più che molti di loro andranno a studiare in Università importanti, segno di grande responsabilità e disciplina. Lo sport aiuta nella crescita di questi giovani e siamo fieri che l’Aretusa sia diventata e sarà sempre una “palestra di vita” per tutti coloro i quali vorranno approcciarsi al nostro mondo”.