Vice-campioni d’Italia U15: “Che orgoglio”
Bilancio finale dopo le Finals di Misano
Vice-campioni d’Italia Under 15 al termine di un percorso di crescita che ha portato la Pallamano Aretusa tra le grandissime del panorama nazionale giovanile di handball. Lo scudetto è sfumato per merito di un Merano che ha confermato tutte le proprie qualità anche se i ragazzi terribili di Sergio Vilageliu erano partiti come di consueto in questa manifestazione, con il piede sull’acceleratore. Dopo 10’ di gioco, infatti, l’Aretusa aveva fatto segnare un break di 4 reti, salvo poi dover subire il graduale rientro dei trentini che, complice qualche errore dell’Aretusa, ha portato Merano ad agguantare il pareggio in chiusura di prima sirena (11-11).
Anche l’avvio di ripresa sembrava indirizzarsi sulla stessa falsariga della prima frazione ma dopo la rete di Della Bina (che verrà poi premiato quale miglior ala destra della competizione sul palco di Misano Adriatico per la festa finale) Merano ha segnato un break di cinque reti e l’Aretusa si è persa comprensibilmente un po’ di morale. Tuttavia gli aretusei non hanno mai mollato perché Vilageliu ha spesso schierato l’ottavo volante senza portiere e con il neo entrato Reale è rimasta sulla linea di galleggiamento sino a 2’ dalla fine, quando poi il +4 dei trentini non sarebbe stato più recuperabile. Ma il 27-23 finale ha permesso all’Aretusa di uscire a testa altissima al termine di un percorso che aveva portato alle cinque vittorie nel proprio girone (di spessore quella con Cassano vista la forza dei lombardi giunti quinti al termine della kermesse, più agevoli i successi su Faenza, Marsala, Palazzolo e Oderzo) e quelle nei quarti contro Malo e in semifinale contro Chiaravalle.
«Un grandissimo percorso e di questo non possiamo che ringraziare i nostri atleti e lo staff tecnico con a capo Vilageliu che ha dimostrato, semmai ce ne fosse ancora bisogno, tutte le proprie qualità - hanno sottolineato il presidente Placido Villari e il vice Giovanni Santoro. Non era affatto scontato, anzi, arrivare alle finali nazionali di Misano, seppur da campioni regionali in carica, e arrivare fino in fondo visto il livello che c’è stato qui. Ma partita dopo partita siamo cresciuti in tutto e il nostro coach ha saputo sempre trovare le giuste contromisure ad ogni avversario. Arrivavamo, con lo stesso gruppo, dall’ultimo posto alle finali nazionali Under 15 di due anni fa e questa crescita è stata sotto gli occhi di tutti anche perché non dimentichiamo che parte di questo gruppo è stabilmente in Under 17 dove abbiamo conquistato il terzo posto regionale e in Serie B maschile dove abbiamo vinto per la prima volta la Coppa Sicilia e siamo arrivati terzi in campionato, superando tutte le avversarie, comprese Alcamo e Girgenti che sono poi arrivate davanti a noi. Questo risultato è un nuovo punto di partenza, perché il progetto di valorizzazione dei giovani va avanti e non potrebbe essere diversamente visto che ad oggi, l’Aretusa si è confermata la società che a livello giovanile è un assoluto punto di riferimento in campo regionale e, adesso, pure a livello nazionale visti i numerosi attestati di stima che abbiamo ricevuto da tutti gli addetti ai lavori per il nostro gioco e i nostri giovani. Siamo soddisfatti per il premio di miglior ala destra del torneo ricevuto da Della Bina. E poi un plauso anche ai nostri Under 13, per la prima volta presenti ad una esperienza simile e da poco nel mondo della pallamano. Si sono entusiasmati ed emozionati dimostrando sin da subito grande attaccamento alla famiglia Aretusa, una società che sin dalla propria nascita ha valorizzato questo tipo di rapporti facendo valere il concetto di squadra nell’accezione più ampia del termine e non i singoli, dimostrando sempre con i fatti che da noi si sta bene. Ringraziamo le famiglie presenti ma anche quelle che non hanno potuto raggiungere la Romagna perché si è creata una bellissima atmosfera, così come con gli atleti senior che sono stati presenti per far sentire tutto il proprio sostegno ai ragazzi nel pieno spirito di famiglia allargata che è sempre stata l’Aretusa. Ora qualche giorno di sosta ma già pronti per la nuova stagione».