In relazione ad un servizio post-gara Mugello-Aretusa di A2 femminile, curato dalla redazione di mugellosport.it, la Pallamano Aretusa non vuol passare affatto per società antisportiva, secondo quanto si evince dal testo giornalistico del sito web.

“Siamo stati noi ad essere stati danneggiati, in quanto in una delle azioni di gioco del primo tempo, per un fallo del loro portiere fuori dall'area di rigore, l'arbitro a norma di regolamento, avrebbe dovuto comminare l'espulsione diretta e il tiro dai sette metri. Cosa che non ha fatto, permettendo al portiere stesso di restare in gioco e in questo caso sì, condizionando la gara perché la loro atleta è stata una delle migliori in campo. E' stata una partita tesa perché la posta in palio era alta e su questo non c'è dubbio ma non possiamo passare per società che ha beneficiato di chiari favori per vincere la gara. In campo si sono sfidate due belle squadre: anzi complimenti al Mugello per la partita e soprattutto per l'accoglienza splendida in ogni sua forma, sul 40x20 può anche starci qualche colpo proibito perché la pallamano è anche questa. Le nostre atlete sono state esemplari perché non era semplice e hanno fatto la gara che le si era chiesto alla vigilia. Anche sul discorso del time-out chiesto dal nostro tecnico nel minuto finale: non c'è stata alcuna mancanza di rispetto come si è voluto far evincere dai commenti degli addetti ai lavori, che dovrebbero stemperare gli animi anziché infuocare i toni, perché quella è una chiara strategia voluta dal nostro coach per provare ad andare a realizzare un altro gol, come abbiamo provato a fare, in quanto consapevoli che in questi gironi può influire pure la differenza reti generale. Purtroppo per noi, anziché realizzare una rete, nel finale l'abbiamo subìta, passando da un possibile +4, soltanto ad un +2. Quindi ribadiamo di non accettare illazioni di alcun tipo verso la Pallamano Aretusa che è stata soltanto protagonista di una prestazione esemplare, quasi eroica vista l'assenza di due pedine importanti per noi”.