Dai titoli regionali a iosa alle performance in campo nazionale il passo è stato breve. O lungo. Dipende dai punti di vista. Ma un dato è oggettivo e incontrovertibile: l’Aretusa rappresenta oramai un modello consolidato a livello giovanile e non solo in campo prettamente isolano dove quest’anno ha praticamente vinto tutto.

La società sarà premiata fra qualche giorno in Comune per la promozione in A2 maschile ma dietro c’è un lavoro certosino che parte dal settore giovanile per poi estendersi anche alla femminile che per il secondo anno di fila ha sfiorato la massima serie disputando le Final Eight. 

Alzi la mano chi, appena quattro anni fa al momento della sua nascita, avrebbe scommesso un euro sull’Aretusa, capace di guadagnarsi oggi il rispetto di tutti, non solo in campo ma anche fuori. Diverse sono state a tal proposito, le testimonianze e gli attestati di bel gioco della formazione Under 17 che solo per un regolamento non proprio idoneo, non avrà la possibilità di giocarsi lo scudetto. Ma sarà comunque tra le prime sei società a livello nazionale, proprio come l’Under 15 lo scorso anno (obiettivo che i ragazzi di Giuffrida cercheranno di ripetere tra qualche settimana) e l’Under 20 che per un pelo non è entrata fra le prime otto al suo primo anno di partecipazione alla Youth League. 
Quando oggi si sente spesso parlare di società e settori giovanili sui quali si investe, ecco, l’Aretusa è certamente un modello da seguire. E magari sposare.